Prima di essere persone,siamo storie

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  1. -reda-
     
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    ed eccomi qui,alla fine di una lunga giornata,come ce ne saranno tante da oggi in poi...ho da preparare un esame da 500 pagine per il 15 di luglio e questo mi porterà via gran parte delle mie giornate,costringendomi ad entrare su MGO di sera e soltanto raramente di pomeriggio,dato che per studiare ho bisogno di stare fuori casa in biblioteca....vi prometto che comunque farò del mio meglio per rendere la mia presenza il più frequente possibile....

    ma non è per dirvi questo che apro il primo -ebbene si- topic nella mia carriera di vagabondo digitale....

    bensì,perchè prima di essere persone,soldati digitali,noi tutti siamo storie,e conoscere bene chi si ha dall'altro lato dello schermo credo sia importante per potersi fidare ed intendere,non solo su un campo di battaglia digitale come quello di MGO,ma nella vita...limitare i nostri pareri al solo MGO sarebbe riduttivo per le persone che siamo...ho accettato di entrare nel clan perchè ritengo tutti voi,mi riferisco ai membri fondatori,persone serie e,in quanto tali,in grado di parlare di cose che van ben oltre MGO,come del resto dice la sezione....

    credo che tutti noi abbiamo storie da raccontare,storie che spieghino chi siamo più di quanto faccia un nome,una città,un'età o delle abitudini...qui di seguito vorrei che,ogni qual volta qualcuno se lo senta,scriva chi sia raccontando le sue storie,maturate nella sua vita...

    ad esempio nel mio caso,sono una persona totalmente diversa da quella che ero 2 anni fa,ora ho vent'anni,l'età in cui capisci che il divertirsi nella vita diminuisce ogni giorno di più...e sfortunatamente per me 2 anni fa ho capito in anticipo che le cazzate le paghi davvero...la mia storia che più di tutte le altre mie storie merita importanza inizia il 17 di giugno 2006 in Pennsylvania....

    ero in America,dove ho 2 miei zii che vivono vicino New York,e che alle volte mi ospitano l'estate per farmi passare momenti fantastici in quello straordinario paese che più di tutti ti fa sentire piccolo....ad ogni modo,ero in America,quell'anno sono partito con due miei amici per stare lì un mese,e il 17 giugno,giorno d'Italia-Stati Uniti,decidemmo di fare un salto da un amico di mio zio che ha casa in Pennsylvania,una casa circondata da ettari ed ettari di terreno e foresta,e questo amico di mio zio per muoversi per i suoi possedimenti ha i mezzi più disparati,allora io,i miei 2 amici e mia cugina decidemmo di prendere 4 quad per farci un giro in quel fantastico paesaggio,io guidavo un 650cc,gli altri erano di cilindrata minore....dopo circa un'ora e mezza -erano quasi le tre del pomeriggio oramai,e visto il fuso orario stava iniziando la partita- decidemmo di tornare allo chalet per vedere la partita...sulla via del ritorno,avevo distanziato gli altri avendo il quad più potente,quando vedo un dunetta,e mi dico 'ora provo a saltare mentre aspetto gli altri'....salto e va tutto alla grande,allora aspetto gli altri per farglielo vedere...arrivano,riprovo a saltare,ma il quad s'impunta in verticale e schizzo in avanti sbattendo col mento che si apre,mentre provo a rialzarmi,il quad finisce il suo cappottamento sul mio bacino mentre ero ancora a terra...con la forza della disperazione,quelle potenti iniezioni di endorfine e adrenalina che nascono dal nostro corpo,da pancia in giù,sposto col braccio destro 300 kg di quad e riesco ad alzarmi....alquando poggio la gamba destra e sento il dolore più forte della mia vita....da lì fu l'inizio della fine....
    mi portano al più vicino ospedale ancora agonizzante,ma non avevo perso i sensi,lì mi viene richiuso il mento e mi chiedono di urinare per delle analisi,ma non ci riuscivo,solo più tardi avrei capito perchè...sempre all'ospedale in Pennsylvania mi diagnosticano la frattura composta in 4 punti del bacino sul lato destro,e mi portano d'emergenza vicino New York in elicottero,dove c'era un Trauma Center specializzato in quei casi,ma non era finito,dopo una notte di analisi e test che avevano dell'infernale in quanto a dolore,mi viene diagnosticato anche il taglio netto dell'uretra...di corsa vengo trascinato in sala operatoria,anestesia,e arrivederci al giorno dopo....il dottore che mi operò si chiamava Edward Reda....il mio nick è un omaggio a lui....
    il risveglio fu uno dei momenti più tragicomici della mia vita...mi svegliai in un letto d'ospedale pieno d'aghi e flebo,con al collo un collare e non potevo avere i cuscini,guardai sotto le lenzuola e dal mio basso ventre,si avete capito bene,vedevo uscire un tubo,che da dentro la vescica arrivava ad una sacca tipo quelle usate per i cateteri....la mia reazione fu assurda...iniziai a ridere lì per lì,senza bestemmie,solo un 'non ci credo'....e nella mia testa ero convinto di meritarlo....intanto mio padre in una notte si era fatto il viaggio per raggingermi...
    lì cominciò una processione di dottori a cui non facevo che porre domande su domande,e ovviamente come tutti i dottori,appena potevano mi davano brutte notizie...mi fu detto che forse in 6 settimane sarei tornato a camminare,dopo 2 mesi a correre,ma per quel che riguardava il tubo -già lo chiamavo affettuosamente così-,mi furono pronosticati 1-2 anni di sofferenze e poi forse sarebbe tornato tutto normale...la botta fu atroce...avevo appena conosciuto una ragazza in Italia,e quando glielo dissi pensò che le stavo dicendo una cazzata così me la toglievo di mezzo,del resto anch'io avrei reagito allo stesso modo...ma quella stessa ragazza è ancora oggi al mio fianco,e forse senza di lei la mia storia sarebbe andata diversamente,ma ora continuiamo.....dopo tre giorni di tu per tu col soffitto causa collare,finalmente potevo avere dei cuscini e togliere quel maledetto collare,così da poter almeno vedere i mondiali,iniziai anche a fare i primi movimenti sulle stampelle,diventai molto amico delle fantastiche infermiere che mi tenevano compagnia,diventai un pò la loro sfortunata mascotte...non capita tutti i giorni di vedere un tipo che si fa 7000km per distruggersi....
    dopo una settimana ero fuori dall'ospedale,avevo perso 17 kg,arrivando a pesare 43 kg per 1,70 cm d'altezza,e avevo davanti a me la prova più difficlie della mia vita...guarire del tutto...è incredibile dove può portare la forza di volontà di una persona in certe situazioni....
    i miei amici ripartirono il 9 di luglio,e furono costretti a guardare Italia-Francia in aereoporto,mentre io fui costretto a festeggiare seduto su un divano causa stampelle...da quel giorno non c'erano più loro a tirarmi su,solo quella ragazza che ogni giorno riuscivo a sentire in un modo o nell'altro....
    dopo 5 settimane,riuscìì a poggiare il piede destro senza avverire dolore,il bacino si era rimarginato abbastanza da potermi permettere di ricominciare a camminare,è stato come imparare una seconda volta,la più bella sicuramente...dopo la riabilitazione decisi di tornare in Italia,ero venuto a sapere che qui c'erano i migliori urologi del mondo...tornai qui sulle mie gambe,e tutti i miei amici erano ad aspettarmi a casa quel giorno,era il 13 agosto....quella ragazza era in Calabria con i suoi,sarebbe tornata solo a fine agosto,quando tornò iniziò la nostra storia,il 26 agosto,e mi è stata vicina come nessun altro....andai a parlare con diversi dottore,e uno di questi mi indirizzò ad un luminare del settore...il dottor Enzo Palminteri,che faceva visite a Napoli...ironico vero?la mia città natale....lì mi suggerì di andare da lui sotto osservazione per una settimana in una clinica ad Arezzo nel mese di settembre....andai lì il 13 settembre,e mi fecero test su test...il dottore mi disse che la mia situzione era davvero rara e complicata da risolvere,e bisognava intervenire chirurgicamente per stabilizzare l'uretra unendola di nuovo...allora mi disse che a novembre sarei dovuto andare a Verona per l'operazione,dove lui aveva un'èquipe medica specializzata...ne avrebbe avuto bisogno perchè l'operzaione era rischiosa,e che se avesse trovato il sangue per le trasfusioni in anticipo,mi avrebe operato anche prima....non dubitai un attimo che ero nelle mani giuste....a inizio ottobre arrivò una telefonata,il sangue era stato trovato,l'operazione si sarebbe tenuta il 12 ottobre...andai a Verona,all'ospedale del Sacro Cuore,il 12 mattina fui operato...l'intervento durò 6 ore,fortunatamente non furono incise vene -per l'intervento mi dovettero aprire vicino l'arteria femorale- e quindi non ci fu bisogno del sangue,tutto era andato secondo i piani,ora bisognava solo aspettare per vedere i risultati........come in America sono stato sotto morfina per i tre giorni a seguire,la droga delle droghe,non mi sono mai fatto una pera e mai ci penserei,sia chiaro,ma la morfina ha effetti incredibili,e crea una maledetta assuefazione,il primo giorno senza è distruttivo.....ma tornando a noi....dopo l'operazione dormii fino al giorno dopo,il 13 ottobre...giorno del mio 18esimo compleanno....già,ho passato i miei diciott'anni in ospedale....
    dopo due settimane di degenza tornai a casa,e il 17 novembre sarei dovuto tornare ad arezzo,dove mi avrebbero estratto il tubo che avevano infilato nella mia uretra per salvaguardarla,e mi avrebbero provato a far urinare....tutto andò come previsto,ma il tubo in pancia mi fu lasciato per prevenzione,ci saremmo rivisti il 13 dicembre con i risultati di alcuni test che avrei dovuto fare qui a L'Aquila,per valutare se si sarebbe potuto togliere anche l'altro tubo....il 13 dicembre tornai ad Arezzo con i risultati,e il dottore mi confidò che nemmeno lui sperava in quei risultati,dicendomi chiaramente che era incredibile il fatto che io stessi in quelle condizioni dopo tutto ciò che avevo passato,e subitò dopo mi estrasse il tubo dalla pancia...dopo meno di sei mesi,quando mi erano stati pronosticati 1-2 anni d'inferno.....ora a scadenze mano a mano più lunghe vado a fare test che poi porto all'attenzione del dottor Palminteri ad Arezzo,e ogni volta ci tiene a sottolineare come la fortuna che ho avuto nella mia sfortuna,ha qualcosa di speciale...
    ora a distanza di due anni da quel 17 giugno 2006,sono un ragazzo felice a cui non manca nulla,una spanna più in su e quel quad avrebbe potuto ridurmi su una sedia a rotelle,e stasera non sarei stato a giocare a calcetto....ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza le persone accanto che pur inconsapevolmente ti danno tutta la forza di cui hai bisogno...i miei amici,la mia ragazza,la mia famiglia,ed in particolare mia nonna,che mi ascoltava imprecare per ogni dolore,e che era sempre lì a viziarmi di dolci dicendomi che dovevo riprendere peso e che sarebbe passato tutto....e forse in effetti non è vero che non mi manca nulla....lei mi manca....a mia nonna le fu diagnosticato un tumore in stato avanzato un anno dopo il mio incidente,ed è scomparsa lo scorso 23 febbraio,le persone migliori sono sempre quelle che se ne vanno per prime....

    questa è la mia storia...quella che ha contribuito ad insegnarmi cosa significa vivere e cosa ha un valore davvero....sono cose che solitamente nella vita si imparano troppo tardi,io ho avuto la 'fortuna',per così dire,di averne una grossa anticipazione anni prima di quella saggezza che arriva tenendosi per mano con la vecchiaia...gli errori aiutano ad imparare,ma i grossi errori ti fanno diventare una persona migliore....

    spero di non avervi annoiato con questa storia,e mi dispiace di avervi spaventato alla vista di questo chilometrico post,ma mi sembrava giusto condividere con voi ciò che sono e da dove vengo non dicendovi soltanto un nome o una città,ma raccontandovi una storia dentro la quale c'è tutto ciò che sono....

    Edited by -reda- - 28/6/2008, 00:45
     
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    Non so cosa dire... Potrei esordire semplicemente con un "bellissimo topic Reda, molto interessante, mi dispiace per quello che ti è successo ma ti ammiro molto per tutto quello che hai fatto"... Però non ce la faccio ad essere così banale. Per un semplice motivo. Perché la tua storia è riuscita a toccarmi dentro dove pochissime cose sono arrivate ed è davvero incredibile.
    Non ho mai avuto dubbi che dietro una delle tante persone che conosco su internet ci possa essere una storia che merita di essere ascoltata, ma quelle poche che ho avuto il piacere di sentire sono arrivate dopo tante discussioni varie dove spesso bisognava prima sbottonarsi per far si che anche l'altra persona lo facesse. Questo tuo topic invece mi ha davvero colpito al cuore! Al di là della storia, ma soprattutto per il messaggio che vuole portare. Noi non siamo qui per fare la guerra e poi stop. Siamo qui perché una passione comune ci ha fatti incontrare dando modo di conoscerci, instaurare amicizie, parlare, discutere, darci consigli e magari attraverso questo riuscire a crescere. Parola grossa questa, ma non così tanto da rendere impossibile afferrarla. Perché la tua storia mi sta davvero facendo pensare a tante cose. Tra un mese e qualche giorno faccio 20 anni e ancora sento di avere molto da imparare dalla vita. Passo i giorni con tranquillità senza pensare magari ai 2 esami che si avvicinano, al fatto che non ho di certo una forma smagliante ma in questo momento faccio poco e niente per migliorarmi... Già, ho un sacco di difetti ( sia interni che esterni) e forse non me ne rendo conto proprio perché non c'è ancora nulla che abbia dato in me quell'imput per sbloccarmi e dare una svolta alla mia vita. Non mi azzarderei mai a dire che ti invidio perché leggere la tua storia mi ha fatto in qualche modo soffrire dentro, però non posso negare l'ammirazione che in questo momento provo per te. E in questo tuo messaggio riesco a vedere anche un sottilissimo insegnamento, magari non marcato come quello che può dare un genitore o un fratello, ma l'insegnamento sincero di un amico che guardando ai problemi passati riesce a trovare la parte positiva di tutto ciò e non si fa problemi ad esporsi con delle persone che magari si conosce poco, ma che già hanno un qualcosa in più rispetto alle centinaia di persone che si trovano sul web. Non voglio essere assolutamente presuntuoso, anzi. Forse questa è magari soltanto la mia idea... Ma questo tuo messaggio me lo salverò per rileggerlo ogni qual volta che mi sentirò anche solo vagamente perso... Ora non posso che finire soltanto ringraziandoti nella maniera più sincera possibile!
    Purtroppo ora non riesco a dire altro e non riesco neanche a rileggere tutto per vedere quali castronerie ho scritto, figuriamoci a raccontare qualcosa di mio ( che tra l'altro anche pescando a fondo non credo di riuscire a trovare qualcosa che possa reggere il confronto con la tua storia)... Però prometto di scriverci qualcosa il prima possibile...
    Comunque in ogni caso domani cerco di scrivere qualcosa di più razionale! Spero però che questa mia risposta ti abbia reso anche solo minimamente fiero della persona che sei!
     
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  3. Valthiel
     
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    Potrei perdermi in parole inutili fino a saturare la rete.
    Potrei affermare di capire sapendo che in realtà mentirei.
    Potrei e ancora potrei, ma mi sento dal profondo della coscienza di spendere delle parole per te, Luca.

    Spesso un freddo monitor di computer è la barriera attraverso la quale si celano i codardi, coloro che delle volte si negano consapevolamente anni della loro vita preferendo a questa la costruzione fittizia di un mito al quale neanche lontanamente si accostano: la possibilità di creare un profilo possente e autoritario che diverge prepotentemente dalla reale condizione sociale ed esistenziale in cui sono immersi, la volontà di spiattellare ad altri sconosciuti ciò che avrebbero voluto essere spacciandolo per realtà; diventare i maestri dell'illusione al solo scopo di compiacere gli altri e loro stessi, accorgendosi solo quando è troppo tardi che la vita reale scivola via dalle dita alla velocità della luce e che purtroppo ci ruba il meglio di noi senza preavviso alcuno.
    Ti chiederai dunque per quale motivo sia partito con questa premessa. La risposta è semplice: l'ho fatto per elogiarti, perchè te lo meriti. Nella mia vita mi sono reso conto che il coraggio di condividere la propria vita con gli altri è una virtu che possiedono in pochissimi, e quelli che ho conosciuto si contavano sulle dita di una mano mozza. Io per primo scelgo come consigliere fidato nessun altro che me stesso, l'unico che è in grado di consolare il mio sconforto, il solo che ha maturato i mezzi per poter sostenere ogni peso insostenibile. Oh, e quanto sono geloso del mio privato, del mio mondo; quanto copro con le mani quella fiammella che appartiene solo a me quando venti infidi soffiano interessati per appropriarsi di quel calore che non deve disperdersi? Troppo. Ed è per questi motivi che i miei elogi hanno un importanza profondamente diversa da quella di chiunque altro, probabilmente.
    Il terrore per il disinteressato giudizio altrui, la paura di donare il meglio agli immeritevoli, la fobia della derisione, la sufficienza nello sbrigare le disgrazie altrui con una cinica alzata di spalle, sono solo alcuni dei motivi che avrebbero potuto bloccare le tue dita sulla tastiera e farti cliccare in fretta la croce per la chiusura di quell'algida pagina elettronica che io adesso uso sapendo che non recherà mai alcun calore umano.
    Immergendomi nella lettura del tuo racconto, non nascondo di aver provato un brivido sincero, un sussulto emotivo autentico e privo di qualsivoglia forzatura. A ripensarci, avrei preferito ascoltare la tua storia seduto su un divano a sorseggiare una birra insieme, tra amici, e vedere i tuoi occhi smarrirsi nel triste ricordo di un trauma che ti ha segnato la vita, osservare i tuoi gesti, percepire le tonalità della tua voce che, forse, in qualche momento si sarebbe anche incrinata per poi schiarirsi e riprendere nuovamente. E come io, anche tu avresti compreso in prima persona che non erano parole al vento, che non erano perle ai porci, e forse lo hai capito anche adesso, aprendoti ad una persona che non conosci ma che forse hai capito come è: Un ragazzo dal carattere difficile, pessimo e scontroso che però sa ascoltare, e anche molto bene. Una persona che non ha difficoltà nelle proprietà di linguaggio e che approfitta di questa sua dote per dare pienezza ai propri sentimenti.
    Valthiel può adesso lasciare lo scettro a Domenico, sperando che la realtà sia all'altezza della fama.
    Non ho la presunzione di dire di aver capito gran parte di te, stasera, specialmente quando nessuno è in grado di capire persino se stesso. Ma posso affermare tranquillamente di aver scoperto una piccola parte di una persona piena di valori, attaccamento alla vita, e soprattutto incredibilmente sincera. Hai dimostrato di avere le palle, nel raccontarti e nel farcela.
    E' incredibilmente vero che da un testo scritto trapelano molte più cose di quelle che si leggono: la precisione e la meticolosità nel raccontare minuziosamente dei particolari sono il segno evidente di una cicatrice indelebile che ti porti dietro, che ti ha cambiato nel profondo e che col dolore ha trasformato in uomo un adolescente.
    Dilungarmi ancora significherebbe diluire il significato di questo mio post, fargli perdere concretezza.
    Ma è anche vero che questa è solo la minima parte di quello che avrei realmente voluto esprimere.

    Pero sai (lo dico a costo di sembrare contraddittorio), la scrittura forse ha un enorme vantaggio rispetto all'eloquio.
    Con le parole puoi sminuire, puoi affrescare un'atrocità con un tono inappropriato, puoi scegliere un brutto momento per narrare; l'ascoltatore può non recepire appieno, spesso riassume nella propria mente un discorso cancellando i particolari (dimenticando che sono quelli a fare la differenza), può trovarsi in uno stato d'animo inappropriato per accogliere un tesoro.
    Con la scrittura invece, puoi dipingere immagini chiarissime con tutta la calma che vuoi senza dimenticare niente, puoi riordinare le idee per poi riversarle su carta, al contrario della parola puoi fare un passo indietro e correggere gli errori commessi (quella frase che mutando assume un nuovo significato, un mordente adeguato), edificare un apparato chiaro e mai manchevole.
    Ti chiederai dunque per quale motivo concludo così. E' semplice: ho voluto dirti che sono contento, felice di averti letto. E non ho il minimo dubbio che gli altri lo siano altrettanto.
    Ma soprattutto, mi sono sentito onorato di essere uno dei prescelti ai quali hai donato una parte di te.

     
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  4. -reda-
     
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    non saprei da dove cominciare per mettere su una risposta che riesca ad esprimere la gratitudine che provo verso di voi per i vostri interventi in questo topic,ma soprattutto per le persone che siete...sincere,vere e che sanno racc0ontarsi per ciò che sono anche al dilà di un gelido schermo che raramente sa trasmettere emozioni...ma credetemi quando vi dico che in questa piccola pagina web,sperduta tra le milioni di pagine web esistenti,ho provato più emozioni di quante ne abbia provate in giornate di vita vera...

    ho voluto creare questo topic per un semplice motivo:per andare oltre ciò che ci accomuna,che può essere una passione,un gioco,una squadra oppure una città,ho creato questo topic per cercare ciò che ci distingue,e niente ci distingue più delle nostre storie...ho aspettato di trovare le persone giuste con cui fare questo salto,raccontando ciò che sono su una pagina web pubblica,senza le paure che possono circondare un gesto simile,e ho trovato quelle persone in voi...non chiedetemi come l'ho capito,semplicemente senza neppure che me ne accorgessi,sono stato preso da una strana sensazione di fiducia nei confronti di persone che non ho mai visto...ma che sono molto più vere di tante persone con cui entro in contatto ogni giorno faccia a faccia...
    e le vostre risposte alla mia storia non sono altro che un'ennesima conferma del mio pensiero,oltre che la certezza che le mie impressioni erano giuste...impressioni che capitano poche volte in una vita....

    il mio racconto non voleva essere niente più che la descizione di ciò che sono diventato nel corso degli anni tramite momenti difficili,il mio racconto voleva essere una carta d'identità molto più dettagliata,che andasse oltre dati anagrafici che dicono chi sono...e spero di essere riuscito in questo mio piccolo obiettivo,dandovi anche solo per un attimo l'impressione della sincerità e della fiducia che io ho posto nella scrittura...proprio come se in quel momento,mentre stavate leggendo,aveste provato la sensazione di sentire la mia voce mentre vi raccontava quella storia da custodire gelosamente...mentre magari,come diceva val,sorseggiavamo una birra insieme,in una di quelle serate in cui ti senti un pò più libero di parlare perchè sai di essere in presenza di una persona che sa ascoltare e che sa capire....

    se un giorno ve la sentirete,sarei contento di leggere su questa pagina web,magicamente diversa dalle sue fredde sorelle,anche le vostre storie....senza la paura che sia poco,perchè non lo è mai,lo scopo non è paragonare le nostre storie,ma solo di raccontarle ed ascoltarle...nessuna storia è priva di senso rispetto ad un'altra,ogni storia ha una sua vita,ma soprattutto un suo narratore che saprà raccontarla come nessun altro,per il semplice fatto che l'ha vissuta....

    la mia storia non ha nulla più delle vostre,al massimo soltanto qualche fredda cicatrice sul mio corpo che è lì a ricordarmi ogni giorno da dove vengo...ma ognuno di noi ha le sue cicatrici,e quelle più indelebili sono sempre quelle che si portano dentro....

    ma devo contraddirvi entrambi su una cosa...
    cominciando da liquid,io non sono e non lo sarò mai fiero di ciò che sono,perchè non tutti i miei difetti sono morti sotto quel quad,piuttosto io sono fiero di te per la risposta che mi hai dato,sono fiero di essermi trovato di fronte una persona che sa ascoltare e capire....
    per quanto riguarda te val,l'onore rimane a me per aver avuto la possibilità di raccontarmi a te (e a tutti gli altri),senza la paura che fosse poco....

    l'onore è tutto mio nell'avervi incontrato....
     
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    Dopo aver letto le parole vostre parole in questo momento mi trovo ancora di più nel dubbio su cosa scrivere, ancora più rispetto a ieri sera dove potevo nascondermi dietro la scusa del "sono le 3 di notte"... In ogni caso ammutolisco davanti ai vostri messaggi, sebbene ho sempre pensato ( magari con un pizzico di presunzione) di avere una proprietà di linguaggio ( per lo meno scritta, che mi permette di pensare a lungo prima di scrivere) anche solo di un pizzico maggiore a quella di tanta gente. Ma davanti ai vostri messaggi non posso che diventare piccolo piccolo e sentirmi un pesce fuor d'acqua.
    Però non posso negare di essere felice per aver conosciuto persone come voi. E' vero che ci conosciamo poco, è vero che non ci siamo visti ( forse al massimo con qualche foto sugli spaces) e che tutti i nostri impegni probabilmente ritarderanno di chissà quanto quella serata dove ci ritroveremo birre alla mano invece che dei soliti controller ( anche se io non bevo xD)... Ma non possiamo negare che qualcosa di nostro anche attraverso un freddo schermo è riuscito ad arrivare dove magari non ci saremmo mai aspettati. E tutto questo mi fa ritornare alla mente quando proprio voi 2 un mese fa mi avevate chiesto di far parte del super clan che avevate intenzione di aprire insieme ad altri che poi hanno deciso di seguire un'altra strada senza nemmeno avvisare o scusarsi. In quel momento avevo 2 strade davanti... Seguire i "traditori" ritrovandomi nello stesso clan della beta, forse uno dei più forti in Italia e fare il figo, oppure mantenere la parola data a voi 2, anche a costo di rimanere noi 3 soltanto come sfigati. La mia scelta sapete già quale è stata e adesso dico con orgoglio che sono felice di averla presa e di aver conosciuto persone come voi.
    Chiudo qui perché mi vengono in mente soltanto pensieri banali e non voglio rovinare quello che ho scritto col cuore... Dico solo che il prima possibile scriverò una storia che pochissimi sanno di me, giusto pochi amici e la mia ragazza... Però in questo momento scriverla qui mi sembra la cosa più naturale da fare!
     
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    Amico mio,io purtroppo sono di poche parole,quando leggo o ascolto determinate cose che toccano l'anima di ongi persona,la gola mi si secca all'istante facendomi rimanere senza parole. Sei un ragazzo da ammirare... dico sul serio,hai vissuto in un inferno e dopo tutto quello che hai passato,leggendo le tue parole adesso sei diventato un uomo maturo e ricco d'amore e di felicità,che tutti ti hanno dato,soprattutto le persone che sono e che sono state accanto a te in ogni istante della tua vita. Per me personamente è un onore ed un piacere immenso conoscere una persona cosi unica...ti ringrazio
     
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  7. i.teuila
     
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    reda tu sei l' esempio di una mia teoria tutta personale che mi sono costruito dopo parecchio tempo passato a lavorare negli ospedali!
    per diventare uomini (veri uomini) bisogna darsi in tutto e per tutto al mondo che ci circonda...bisogna viverlo e non avere paura di ciò che si fa...per diventare uomini dobbiamo fare cazzate perchè porco cane è vero che sbagliano si impara(parlo di grossi errori o di grossi incidenti accaduti per nostre disattenzioni)...tu quel giorno, constatando sulla tua pelle quel dolore (che non è solo fisico ma anche mentale immagino...intendo per la situazione che non sarà certo facile da reggere a livello emotivo!) sei diventato uomo...
    il punto è un altro però...un uomo per diventare eroe deve rialzarsi...deve annullarsi e rinascere e quindi anche cambiare...il fatto che tu oggi ti sia aperto con persone che neanche hai mai visto per raccontarti ti da onore e ti rende a miei occhi una persona matura come è difficile trovarne...in grado di ricordare e raccontarsi anche attraverso un forum!il fatto che il tuo topic inizi con queste parole "sono una persona totalmente diversa da due anni fa" mi porta il cuore in gola(e non sono un tipo che si emoziona facilmente) perchè mi fa rendere conto di aver appena letto la storia di un eroe perchè so quanto è difficile la riabilitazione sia a livello emotivo che a livello fisico.
    un piacere iniziare a conoscerti un pochino meglio...come anche iniziare a conoscere un po tutti voi un pochino meglio...
    ci dividono chilometri, regioni ma siamo pur sempre persone...anzi storie e per dio che voglia di conoscervi oltre che di giocare con voi...che onore sapere di poter giocare con un eroe...
    ora devo scappare ma la prox volta posto un po delle mie storie!a presto sul foro o online!
    grazie ancora per esserti aperto con noi!
    grande
     
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  8. F@uNo
     
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    cercando una dicussione aperta da me (che ancora nn ho trovato poichè mi è stato cancellata anke la presentazio -_-) mi sn imbattuto in questa, alla quale sn rimasto basito, senza parole, mi dispiace moltissimo x qllo k ha passato questo ragazzo e ripartendo da lui e da questa sua disgrazia x la quale e maturato, io voglio raccontarmi un po' la mia storia......
    nella mia vita io posso dire di essere stato sempre una persona senza credi, mi piace stare cn amici si, ma mi ritengo + una persona solitaria k spesso se ne frega di tutto senza riuscire a trovare un fine alla sua vta cercando di maturare più alla svelta possibile e cercare di combinare qualcosa di giusto.......
    nella mia vita penso k nn sia mancato niente, amore di parenti e amici (+ importante)ma anke per le banalità vedi play, gameboy (ai tempi), motorino(k ho anke truccato), vestiti, la scuola (alla quale tt pensiamo k sia obbligatorio ma alla fine i nostri genitori fanno sforzi economici per mandarci)......
    detto qst nn avendo particolari episodi degni di attenzione racconto un po' quello k mi sta succedendo adesso.......
    in particolare riguardo alla scuola, io penso di essere un ragazzo intelligente k però è un deficiente totale, io nn ho mai studiato in vita mia credendomi furbo xk solamente dando una lettura e qlke bigliettino (in seconda superiore sn riuscito anke a passare cn la media del 7, nn so ancora cm), ma adesso però mi sn imbattuto nella terza, l'anno scorso sn stato rimandato ma nonostante quello durante l'estate nn ho fatto un cazzo consegnando perfino il foglio di italiano in bianco (se uno così è intelligente..... boh), pensavo k col nuovo anno fosse cambiato qualcosa ma niente, oggi sn perfino stato a casa xk nn avevo voglia di andare a scuola (cioè voglio dire neanke bruciare ed andare in centro cn amici sn stato a casa a dormire xk nn avevo voglia), cioè anke se riuscissi a passare in 5 nn riuscirei mai ad essere promosso xk nn so neanke cm dirlo NN RIESCO A PRENDERE IN MANO UN LIBBRO E STUDIARE.......
    fatto qst esmpio slla scuola penso k dica un po anke cm sn nella vita, una persona nulla(passatemi il termine), almeno per adesso, qst estate ho anke provato ad andare a lavorare facendo il muratore (ma nn ho voglia neanke d fare quello)......
    quindi alla fine delle finite PENSO DI ESSERE UN BABINO STRONZO ALLA RICERCA DELLA MATURITA'.........
    mi sn raccontato un pokino nn solo x me ma anke xk così possiate tutti leggere la storia di quel ragazzo là........
    mi sento anke un po' stupido ad avere rovinato una così bella discussione cn il mio linguaggio "troglodita"..........
    stefano che'l de breha xDD
     
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  9. F@uNo
     
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    non rispondetemi tipo grazie x la condivisione se no potrebbe essere uno scambio di storie tra alcolisti anonimi -_-

    ma l'hai letta la storia del tipo porca vagia
     
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  10. F@uNo
     
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    ma il mio nn era un discorso sul liBBRo(asd) era un discorso + in generale sul nn sapere k caxxo fare aspettando di maturare..... lo so k è un discorso un po' assurdo, ma sn consapevole di essere un deficiente totale
     
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  11. FiNaL.BuRsT
     
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    Che vuol dire... Solo perchè non hai voglia di studiare, uno non è un deficente. Più o meno io faccio quello che fai te (anche per lo studio, solo che riesco meglio :asd:) Quindi un deficente fa ben altro per esserlo !
     
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  12. Valthiel
     
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    Mi piacerebbe che questo topic rimanesse serio, senza spam, solo con discorsi seri. Un pò perchè dentro ci sono ancora stampati i ricordi dei membri che furono e un pò per l'importanza dello stesso.

    Capisco il discorso che vuole fare Stefano, lo capisco sin nel profondo. Lui sta avendo una sorta di crisi di identità, una crisi dettata dal nichilismo adolescenziale. Dalle sue parole si evince che si sente come "inutile" anche se tutti sappiamo che nessuno lo è mai se si mobilita. Lui sa di avere dei doveri e lo si capisce quando parla dei sacrifici economici dei genitori, lui sa che deve far qualcosa semplicemente perchè è così che dovrebbe fare un qualunque ragazzo della sua età. Ma quando la mente gli chiede "Fai, prendi quel libro e studia", l'altra sua parte, quella più "immatura" se vogliamo, gli risponde in bresciano e gli intima di fottersene, facendosi vincere dalla svogliatezza.

    Non parlo da professore, non parlo da adulto, parlo da chi riesce a comprendere più di quanto sembri poichè probabilmente leggo bene tra le righe e sono molto empatico. Stefano avrebbe dovuto fare anche quel lavoro estivo, il muratore, ma ha evitato di farlo promettendosi di studiare in estate. Promesse fatte a se stesso che, puntualmente, sono state disattese. Ed è qui che è nato e che fiorisce il suo profondo sconforto, si semina in un'autocritica blanda che non riesce a fargli avere quell'impulso nell'andare avanti, anche controvoglia e solo per dovere.

    Sai cosa, Stefano? Una volta in chat mi dicesti che forse avresti lasciato la scuola. Bene, non lo fare mai. Lo so che a volte ti può sembrare l'unica soluzione, ma poi, in definitiva, ti ritroveresti ancora più sperduto e perso con te stesso, rimpiangerai fino in fondo questa scelta e ti divorarei le interiora per il rimorso. Te lo dico perchè probabilmente sono stato uno sciocco a lasciare l'università nonostante i miei successi. A un certo punto, nonostante gli ottimi voti, mi svegliai da uno strano torpore e chiesi a me stesso: "Cosa sto facendo? Mi servirà tutto ciò?" poi, dopo altro tempo mi chiesi qualcosa di ancor più grave: "Sono stimolato da ciò che più amo fare? (lettere: scrivere, narrare).
    Fattostà che lasciai anche a causa di ciò che ascoltai dalle mie colleghe già laureate. Laureate con 30 e lode, non riuscivano a trovare un impiego al di fuori della barista. E allora, mi chiesi ancora: "A che pro bruciare 5 anni di studio se i risultati saranno questi?" Bene, sai qual è la morale della favola? Che adesso a 24 avrei potuto essere laureato e con un curriculum da spedire in giro per opportunità lavorative, mentre in realtà allo stato attuale ho bruciato 3 anni della mia vita PENSANDO a come muovermi nella società, a come avrei dovuto realizzarmi per riuscire bene. Tutt'ora, vago con la mente alla ricerca di una risposta che non arriverà mai, perchè nessuno ti busserà alla porta se non ti muovi, se non dai, se non ti metti in gioco, se non dimostri di essere al di sopra di molti che, probabilmente, meritano il posto più di te. Ci si deve semplicemente mobilitare e al più presto, prima che la soglia dell'età ci blocchi in un buio oblio in cui non esiste più la scelta e si ha la necessità di convivere con il dovere e la forzatura.

    Edited by Valthiel - 2/10/2009, 00:40
     
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  13. FiNaL.BuRsT
     
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    Devo dire che all' inizio mi sn dovuto impegnare per capire bene quello che dicevi (2 o 3 parole me le sn cercate nel vocabolario :asd:), c'è da dire però che oggi si fa molta fatica a trovare un lavoro, certo puoi fare il barista o il cassiere, sono sempre lavori da rispettare, ma non ti stimolano o ti fanno sfruttare appieno il tuo titolo di studio. Sento molti professori da me che se esci con dei voti alti, molte aziende ti chiamano (Parlo per la mia scuola, ITIS Informatico) Però per esempio Dome, avendo scelto un indirizzo umanitario, cioò scrivere o quant' altro ha + difficoltà a trovare un lavoro che richieda solo un diploma di 5 superiore. Quindi la facilità di trovare un lavoro appagante e avendo una laurea non sempre è così automatico. Comunque io dico: visto che in 2° sei uscito con il 7, che in qualche modo te lo sarai meritato, perchè quest anno non puoi farcela ? Ti dico che fino alla 3 media io e il libro non andavamo molto d' accordo. Preferivo (e preferiso) la cara Playstation, ma quando sono arrivato alle superiori ho avuto uno stimolo, che mi faceva dire "Io sono il migliore della classe". Beh tra la 1 e la 2 sup ho vinto un po di premi scolastici che MAI mi sarei immaginato di vincere alle medie. Quindi lascia che passi tempo, Prova a stare attento in clase leggi un po quel libro e prendi 7!
     
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  14. F@uNo
     
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    CITAZIONE (Valthiel @ 1/10/2009, 19:04)
    Mi piacerebbe che questo topic rimanesse serio, senza spam, solo con discorsi seri. Un pò perchè dentro ci sono ancora stampati i ricordi dei membri che furono e un pò per l'importanza dello stesso.

    Capisco il discorso che vuole fare Stefano, lo capisco sin nel profondo. Lui sta avendo una sorta di crisi di identità, una crisi dettata dal nichilismo adolescenziale. Dalle sue parole si evince che si sente come "inutile" anche se tutti sappiamo che nessuno lo è mai se si mobilita. Lui sa di avere dei doveri e lo si capisce quando parla dei sacrifici economici dei genitori, lui sa che deve far qualcosa semplicemente perchè è così che dovrebbe fare un qualunque ragazzo della sua età. Ma quando la mente gli chiede "Fai, prendi quel libro e studia", l'altra sua parte, quella più "immatura" se vogliamo, gli risponde in bresciano e gli intima di fottersene, facendosi vincere dalla svogliatezza.

    Non parlo da professore, non parlo da adulto, parlo da chi riesce a comprendere più di quanto sembri poichè probabilmente leggo bene tra le righe e sono molto empatico. Stefano avrebbe dovuto fare anche quel lavoro estivo, il muratore, ma ha evitato di farlo promettendosi di studiare in estate. Promesse fatte a se stesso che, puntualmente, sono state disattese. Ed è qui che è nato e che fiorisce il suo profondo sconforto, si semina in un'autocritica blanda che non riesce a fargli avere quell'impulso nell'andare avanti, anche controvoglia e solo per dovere.

    Sai cosa, Stefano? Una volta in chat mi dicesti che forse avresti lasciato la scuola. Bene, non lo fare mai. Lo so che a volte ti può sembrare l'unica soluzione, ma poi, in definitiva, ti ritroveresti ancora più sperduto e perso con te stesso, rimpiangerai fino in fondo questa scelta e ti divorarei le interiora per il rimorso. Te lo dico perchè probabilmente sono stato uno sciocco a lasciare l'università nonostante i miei successi. A un certo punto, nonostante gli ottimi voti, mi svegliai da uno strano torpore e chiesi a me stesso: "Cosa sto facendo? Mi servirà tutto ciò?" poi, dopo altro tempo mi chiesi qualcosa di ancor più grave: "Sono stimolato da ciò che più amo fare? (lettere: scrivere, narrare).
    Fattostà che lasciai anche a causa di ciò che ascoltai dalle mie colleghe già laureate. Laureate con 30 e lode, non riuscivano a trovare un impiego al di fuori della barista. E allora, mi chiesi ancora: "A che pro bruciare 5 anni di studio se i risultati saranno questi?" Bene, sai qual è la morale della favola? Che adesso a 24 avrei potuto essere laureato e con un curriculum da spedire in giro per opportunità lavorative, mentre in realtà allo stato attuale ho bruciato 3 anni della mia vita PENSANDO a come muovermi nella società, a come avrei dovuto realizzarmi per riuscire bene. Tutt'ora, vago con la mente alla ricerca di una risposta che non arriverà mai, perchè nessuno ti busserà alla porta se non ti muovi, se non dai, se non ti metti in gioco, se non dimostri di essere al di sopra di molti che, probabilmente, meritano il posto più di te. Ci si deve semplicemente mobilitare e al più presto, prima che la soglia dell'età ci blocchi in un buio oblio in cui non esiste più la scelta e si ha la necessità di convivere con il dovere e la forzatura.

    l'unica cs che mi sento di scrivere : image
    da qllo k scrivi dimostri k dietro i tuoi capellozzi lunghi da metallaro c'è una grande testa, hai colpito nel segno.........
     
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  15. Jonelle
     
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